Consulenza DVR Stress Lavoro CorrelatoConsulenza DVR Stress Lavoro Correlato
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A fronte delle normative in tema di Sicurezza sul Lavoro, offro la mia consulenza per interventi quali:

  • Redazione del Documento di Valutazione del Rischio Stress Lavoro Correlato;
  • Analisi del Clima Organizzativo;
  • Impostazione interventi correttivi e/o formativi in ambito Benessere al Lavoro.

Per quanto concerne il primo punto (Redazione del DVR Stress lavoro Correlato) ecco quindi seguito il quadro normativo e il piano di intervento per ottemperare alle norme di legge.

Quadro Normativo

In Italia, il vigente quadro normativo, costituito dal d.lgs. 81/2008 e s.m.i., stabilisce l’obbligo per il datore di lavoro di valutare e gestire il rischio Stress Lavoro Correlato (SLC) al pari di tutti gli altri rischi per la salute e sicurezza, in recepimento dei contenuti dell’Accordo quadro europeo. A tal proposito nel novembre del 2010 la Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro ha elaborato le indicazioni necessarie alla valutazione del rischio Stress Lavoro Correlato (SLC), tale da individuare un percorso metodologico che rappresenta il livello minimo di attuazione di tale obbligo.

Nel 2011,  il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale ha pubblicato una Metodologia per la valutazione e gestione del rischio SLC, aggiornata nel 2017,  per supportare le aziende  nella valutazione di tale rischio, ai sensi del d.lgs. 81

A partire da questi presupposti, il metodo che adotterò è quello suggerito da INAIL (per i cui dettagli rimando alla documentazione reperibile su internet a questo indirizzo) per cui riassumendo prevede questo flusso: 

Secondo questo approccio, l’analisi si struttura attraverso due fasi distinte:

  1. Valutazione Preliminare, che consiste nella rilevazione degli indicatori oggettivi e verificabili;
  2. Valutazione Approfondita, che si occupa della valutazione delle percezioni soggettive dei lavoratori.
La Valutazione Preliminare

La Valutazione Preliminare consiste nella rilevazione di indicatori di rischio SLC oggettivi e verificabili e ove possibile numericamente apprezzabili, appartenenti quanto meno a tre famiglie distinte:

  1. Eventi Sentinella;
  2. Fattori di Contenuto del lavoro;
  3. Fattori di Contesto del lavoro.

Gli Eventi Sentinella afferiscono agli indicatori organizzativi considerati possibili esiti di SLC. Tra questi, ad esempio, gli indici infortunistici, le assenze per malattia, il turnover, i procedimenti e le sanzioni, le segnalazioni del MC, specifiche e frequenti lamentele formalizzate da parte dei lavoratori.

Tra i fattori di Contenuto possiamo annoverare a titolo esemplificativo, le caratteristiche dell’ambiente di lavoro e delle attrezzature; i carichi e i ritmi di lavoro; l’orario di lavoro e i turni; la corrispondenza tra le competenze dei lavoratori e i requisiti professionali richiesti; ecc.

Relativamente a quelli di Contesto abbiamo il ruolo nell’ambito dell’organizzazione; l’autonomia decisionale e il controllo; i conflitti interpersonali al lavoro; l’evoluzione e lo sviluppo di carriera; la comunicazione; ecc.

Su fattori di Contenuto e di Contesto devono essere sentiti gli RLS e/o i lavoratori; nelle aziende di grandi dimensioni è possibile identificare un campione rappresentativo di lavoratori, i c.d. gruppi omogenei. Lo strumento introdotto dalla Commissione per la fase preliminare è rappresentato dalle liste di controllo o check-list.

La Valutazione Approfondita

La Valutazione Approfondita mira ad indagare la percezione soggettiva dei lavoratori circa gli indicatori valutati in fase preliminare, attraverso strumenti quali Focus group, interviste semi-strutturate e questionari. Tale fase fa riferimento ai gruppi omogenei di lavoratori rispetto ai quali sono state rilevate problematiche di SLC nel corso della Valutazione Preliminare. Nelle aziende di grandi dimensioni può riguardare un campione rappresentativo di lavoratori. Questa valutazione analizza le Aree chiave dell’organizzazione del lavoro che, se non accuratamente gestite, possono causare problemi alla salute e al benessere dei lavoratori, con ripercussioni anche sui livelli di produttività dell’azienda. Tali aree sono: Domanda, Controllo, Supporto del management, Supporto dei colleghi, Relazioni, Ruolo e Cambiamento.

Qualora non si rilevino elementi di rischio emersi dalla Valutazione Preliminare il DL sarà tenuto a darne conto nel DVR e a prevedere un piano di monitoraggio, senza dover necessariamente procedere con la Valutazione Approfondita. Al contrario, qualora dalla Valutazione Preliminareemergano elementi di rischio SLC, il DL sarà tenuto a prevedere degli interventi correttivi in linea con le problematiche emerse; gli interventi previsti dalla Commissione Consultiva sono di tipo organizzativo, comunicativo, formativo, procedurale e tecnico. Se questi ultimi si rivelassero inefficaci, si passa alla valutazione successiva, la c.d. Valutazione Approfondita.

Intervento standard secondo le direttive INAIL
Intervento personalizzato

Da quanto detto e come in evidenza in Figura 1, la fase della Valutazione Approfondita è obbligatoria solo nel caso quella Preliminare abbia dato esito positivo, ovvero almeno un indicatore analizzato è risultato nella fascia di attenzione e le misure correttive adottate non hanno dato esito positivo. A mio avviso, la sola analisi oggettiva (la c.d. Valutazione Preliminare, che prevede la valutazione dei rischi connessi alla storia ambientale dell’azienda) ancorché sufficiente per l’adempimento degli obblighi di legge, non lo è per valutare in modo coerente la reale percezione di situazioni stressanti e l’individuazione di fattori stressogeni.

Per questo motivo il mio suggerimento è quello di attivare in un’unica Fase l’indagine sui fattori oggettivi e soggettivi (e dunque non solo in caso di emersione di fattori stressanti oggettivi), facendo partecipare in prima persona oltre alle figure richieste dalla procedura, come dirigenti, MC, RLS, un significativo numero di lavoratori, campione della popolazione dell’azienda.

A sostegno di questa mia proposta, troviamo anche la risposta esauriente emersa dall’Interpello del 2012 proposto dal Consiglio Nazionale degli Psicologi, nel quale veniva chiesto il parere della Commissione riguardo la possibilità che il DL, prima di intraprendere gli interventi correttivi finalizzati alla riduzione o eliminazione del rischio emerso dalla Valutazione Preliminare ma non sia possibile determinare con ragionevole certezza quali misure possano essere adeguate, possa effettuare legittimamente ulteriori indagini utilizzando anche alcuni strumenti citati per la Valutazione Approfondita al fine di raccogliere informazioni sulla “percezione soggettiva” dei lavoratori:

In ragione della natura complessa e multifattoriale che caratterizza il rischio SLC, l’utilizzo di strumenti e modalità di valutazione differenti, tra cui anche una puntuale analisi della percezione dei lavoratori, costituisce un elemento chiave nell’identificazione del rischio stesso. Nel percorso metodologico INAIL, pertanto, si consiglia fortemente di prevedere in ogni caso la Valutazione Approfondita, in quanto rappresenta un prezioso momento informativo sulle condizioni di salute dei lavoratori e dell’organizzazione, utile a una migliore definizione e caratterizzazione del rischio in un’ottica di miglioramento continuo dell’azienda. Quindi, al fine di un’applicazione efficace dell’approccio e di una più completa identificazione dei livelli di rischio, nonché di pianificazione degli interventi, è auspicabile che le aziende che decidano di adottare la metodologia INAIL implementino tutto il percorso metodologico, non limitandosi al solo utilizzo di alcune fasi e/o strumenti. È necessario sottolineare che la fase di valutazione approfondita affianca e integra l’analisi degli indicatori oggettivi previsti nella fase di valutazione preliminare e quindi in nessun caso può considerarsi sostitutiva o precedente.

Da Interpello nr.5 del 2012 a cura della Commissione per gli Interpelli
Fasi dell’intervento
  1. Fase Propedeutica:
    1. Costituzione del gruppo di gestione;
    2. Identificazione gruppi omogenei di lavoratori;
    3. Piano di valutazione e gestione del rischio;
    4. Strategia comunicativa e coinvolgimento del personale.
  2. Valutazione Preliminare:
    1. Raccolta e analisi degli eventi sentinella;
    2. Rilevazione e analisi dei fattori di contenuto e di controllo del lavoro, attraverso il coinvolgimento dei lavoratori e RLS.
  3. Valutazione Approfondita:
    1. Somministrazione del Questionario strumento indicatore ai lavoratori;
    2. Analisi dei risultati e restituzione;
    3. Focus Group sugli aspetti negativi emersi dal questionario.
  4. Pianificazione interventi:
    1. Identificazione delle priorità di intervento;
    2. Eventuali approfondimenti;
    3. Identificazione interventi di miglioramento;
    4. Definizione risorse, persone responsabili e relativi ruoli;
    5. Pianificazione temporale di interventi, modalità e valutazione efficacia;
    6. Informativa ai lavoratori.
Listino Rischi Specifici: Documento di Valutazione del Rischio da Stress Lavoro Correlato (DVR)

Fasi Propedeutica e Preliminare: generalmente questa fase è unica e conclusiva per la redazione finale del Documento sulla Valutazione del Rischio Stress Lavoro Correlato.

  • Da 1 a 5 dipendenti: € 110,00
  • Da 6 a 15 dipendenti: € 190,00
  • Da 16 a 25 dipendenti: € 260,00
  • Da 26 a 35 dipendenti: € 350,00
  • Da 36 a 50 dipendenti: € 450,00
  • Da 51 a 70 dipendenti: € 620,00
  • Da 71 a 100 dipendenti: € 850,00
  • Oltre i 100 dipendenti: € 1.200,00

Fase Approfondita: questa fase si rende necessaria e obbligatoria solo nel caso nella fase preliminare siano emersi importanti aspetti problematici riguardo la percezione oggettiva dello stress in azienda.

  • Somministrazione e restituzione aggregata del Questionario Percezione Soggettiva: € 25,00/lavoratore.
  • Focus Group: € 280,00 per incontro.

Pianificazione degli interventi correttivi: questa fase, non obbligatoria rispetto alle indicazioni Inail ma strettamente consigliata, rappresenta un percorso che mira ad alleggerire la tensione riscontrata nelle relazioni tra colleghi e per la creazione e mantenimento di un clima lavorativo soddisfacente e produttivo.

  • Corsi di formazione per dirigenti/lavoratori: € 90,00/ora

(Tutti gli importi si intendono al netto dell’IVA 22% e del Contributo Ente Nazionale Previdenza Psicologi del 2%.)

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