Un sogno nel cassetto.
L’arte è l’espressione più intima e spontanea della nostra essenza. Si comincia già da piccoli, con quegli scarabocchi sui muri che genitori zelanti ci insegnano che non va bene. Ci si evolve con la scrittura: avete mai visto due grafie identiche? Personalmente no, anche se le lettere sono specifiche nei propri tratti. Una ‘A’ non può essere uguale a una ‘B’, ma la differenza tra l’una e l’altra passa anche attraverso il proprio gusto. Fischiettiamo, battiamo i piedi e i polpastrelli per accompagnare una melodia, scriviamo qualche lettera d’amore, quegli scarabocchi sui muri diventano pennellate su tela. E magari ci prendiamo gusto!
Non riesco a rimandare a uno specifico evento della mia vita l’origine della mia passione per la scrittura: la realtà è che ho da sempre trovato in essa un momento di espressione pura e ingenua. La staccionata è il mio primo romanzo: ho tirato fuori dal mio cassetto un sogno che aveva più polvere che ambizioni. Ho impiegato un po’ di tempo per ripulirlo e far emergere la luce che emanava. Quella luce ha fatto chiarezza sulle mie idee, e il racconto si è sviluppato come un flusso
Ancora un romanzo!
Secondo i dati ISTAT, “nel 2019 sono stati pubblicati in media 237 libri al giorno, quasi 1,3 libri ogni mille abitanti; di questi, due terzi sono novità (58,4%) e nuove edizioni (8,5%). Il 40,0% della popolazione di 6 anni e più legge almeno un libro all’anno.“
Se avessi cercato di “sfondare” e fare successo, avrei dovuto scegliere altri lidi. Ma il successo non era ciò che cercavo. Tuttavia, non nascondo l’ambizione di far conoscere la mia storia e la storia del mio romanzo. Per questo motivo, ho messo a disposizione in questa pagina un estratto in anteprima del romanzo.
La trama de La staccionata.
Romanzo psicologico, ambientato tra il presente e il passato del protagonista. È un racconto nel quale appare evidente quanto la mente e il pensiero delle persone possano essere contemporaneamente una protezione e un’insidia.
Giacomo ha vissuto una vita costellata da traumi, sia fisici che psicologici, ma la sua organizzazione ossessiva lo ha messo al riparo da potenziali disturbi nevrotici. Fino al momento in cui episodi particolari, avvenuti in un giorno apparentemente normale, lo hanno fatto cadere senza protezioni nella rete avvolgente di eventi drammatici.
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